Progetti di ristrutturazione
Lo stadio Friuli ha visto svanire nel nulla numerosi progetti di riqualificazione, alcuni dei quali legati alle candidature
dell'Italia agli Europei del 2012 e del 2016. All'indomani dell'assegnazione di Euro 2016 alla Francia, il patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo ha deciso di mettere mano di tasca sua all'impianto. Nel giugno 2010 è stata firmata una prima bozza
di convenzione quinquennale tra l'Udinese e il Comune di Udine: l'accordo prevedeva che la società versasse un canone annuo ridotto rispetto al passato per la concessione d’uso dello stadio; in cambio, l’Udinese si impegnava a mantenere il complesso sportivo in perfetto stato di conservazione, efficienza e funzionalità e a provvedere a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari, oltre alle spese di gestione (pulizia di tutte le aree
interne ed esterne, custodia dello stadio, consumi di energia elettrica, combustibili, acqua, diserbo). La società si era assunta anche l'onere di realizzare alcune opere di miglioramento funzionale, secondo un programma generale che prevedeva tra le altre cose l’ampliamento del centro benessere, il nuovo megaschermo in sostituzione del vecchio “Cosmo”, l’ampliamento dei magazzini e degli spogliatoi, la realizzazione di una piscina coperta, nuovi spazi per la ristorazione, aree ricreative e l’adeguamento delle sedute. Tutti i lavori sono stati compensati dal Comune di Udine in conto affitto. La convenzione è stata stipulata ufficialmente il 29 giugno 2011 e si è chiusa nei primi mesi del 2013 per lasciare il posto al contratto di concessione in diritto di superficie.
Il progetto del nuovo Stadio Friuli è stato presentato il 23 luglio 2012 e profondamente rivisto nel corso dei mesi successivi. L'opera di riqualificazione prevede la demolizione delle due curve e dei distinti,
attualmente distanti dal terreno di gioco a causa della presenza in passato della pista di atletica, lo spostamento del campo al di sotto della tribuna (che resterà intatta nella struttura, ma verrà ripensata negli spazi) e la ricostruzione dei settori demoliti con relativa copertura, per una capienza complessiva di 25 012 posti (ampliabile a circa 34 000 posti in occasione di eventi extra-calcistici). Il costo complessivo dell'operazione si aggira sui 50 milioni di euro, totalmente a carico dell'Udinese. L'intervento verrà eseguito a lotti, in modo da non costringere l'Udinese a dover giocare altrove durante lo svolgimento delle opere.

Informazioni tratte Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Andrea Bonini
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