Il caso Allemandi fu il primo grande scandalo del calcio italiano, che comportò la revoca dello scudetto vinto dal Torino nella stagione 1926-1927.
La Cronaca Dell'illecito

Il derby si chiuse con la vittoria per 2 a 1 del Torino, ma Allemandi contrariamente ai presunti patti si segnalò tra i migliori in campo. Ovviamente Nani si rifiutò di pagare le restanti 25.000 lire: la discussione che si accese tra i due avvenne nella pensione di via Lagrange alla presenza di Gaudioso, ma fu udita anche da Farminelli che origliava da un'altra camera.
L'inchiesta Della FIGC
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Leandro Arpinati |
Durante un sopralluogo nella famosa pensione il vice di Arpinati, Giuseppe Zanetti, rinvenne in un cestino dei rifiuti alcuni pezzi di carta che uniti risultarono essere una lettera nella quale Allemandi reclamava il pagamento a saldo della somma pattuita. Zanetti ricompose la lettera impiegando 18 ore.
La Sentenza
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Piero Pastore |
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Federico Munerati |
Lo scudetto di quell'anno rimase dunque inaggiudicato, unico caso fino al ripetersi di un secondo episodio nel 2005. Nel 1949, durante i funerali del Grande Torino, la FIGC promise di riaprire il caso, ma tale assicurazione non ebbe mai seguito.
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Adolfo Baloncieri |
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Virginio Rosetta |
Ulteriori Controversie
Le speculazioni sul caso Allemandi, a distanza di tempo, non terminarono. A tal proposito il torinista Adolfo Baloncieri qualche anno dopo aggiunse una chiosa sibillina alla discussione sui precedenti accadimenti: «Un fatto dubbio si era presentato agli inquirenti: quello di sospettare di un altro atleta che, per la sua dirittura morale, era inattaccabile». L'attaccante granata si riferiva al terzino destro bianconero Virginio Rosetta, il quale aveva in effetti consentito al Torino di portarsi sull'uno pari nella stracittadina,
Gianni Brera, nella sua Storia critica del calcio italiano, ipotizzò dunque:
« A questo punto, non sembra necessario essere Sherlock Holmes per appurare come sia andata, e subito dopo capire come abbia potuto Allemandi militare nell'Inter di Giovanni Mauro, vicepresidente della Federazione e temibile capo degli arbitri. I sottili ricatti reciproci avevano lasciato alla Juventus il terzino più dotato di classe e avevano impedito al Bologna di acquistare un terzino che avrebbe fatto irresistibile coppia con il suo Monzeglio ai Mondiali 1934 » |
(Brera, p. 69.) |
Secondo questa teoria, insomma, la foga con cui Allemandi pretese la seconda rata del pagamento di Nani, pur essendo stato uno dei migliori in campo nel derby incriminato, era dovuta al fatto che egli era un semplice intermediario che doveva girare i soldi ai diretti interessati, e la Juventus, pertanto, avrebbe "sacrificato" Allemandi per evitare la squalifica di Rosetta.
Allemandi, infine, tornò a parlare pubblicamente dell'argomento solo nel 1976, poco prima di morire, quando dichiarò: «Sì, c'era stato qualcosa di poco chiaro quel giorno. Ma il colpevole non ero io.
Adesso mi domando perché la Juventus: riconosciuta colpevole di illecito sportivo, le fu revocato il titolo di Campione d'Italia 2004-2005 e non le fu assegnato nemmeno quello 2005-2006 in quanto fu retrocessa all'ultimo posto in classifica. La squadra scese così per la prima volta in Serie B e dovette scontare anche un'ulteriore penalizzazione di 9 punti nella classifica del Campionato Italiano di Serie B 2006-2007. Penalizzazioni di varie entità furono inflitte anche a Fiorentina, Milan, Lazio, Reggina ed Arezzo, da scontare in parte nel Campionato 2005-2006, in parte in quello successivo. Fra i tesserati, le sanzioni più pesanti colpirono gli ex dirigenti bianconeri Luciano Moggi ed Antonio Giraudo e l'ex vicepresidente federale Innocenzo Mazzini: per tutti e tre la massima pena, ossia cinque anni di inibizione con proposta di radiazione. Tale proposta fu successivamente accolta dagli organi competenti, trasformando di fatto la sanzione in una squalifica a vita. alla luce di tutto questo, gli scudetti verranno assegnati all' Inter di Milano a differenza del campionato del 1927 che non venne mai assegnato, come in realtá sarebbe dovuto essere assegnato di diritto al Bologna.

Informazioni tratte da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Andrea Bonini
Queste cose penso si dovessero fare finita l' epoca fascista. Ma forse dare quello scudetto al Bologna dopo la tragedia di Superga sarebbe stata considerata un' unteriore beffa. Boh! E si è lasciato tutto così.
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