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Blog per chi Ama Bologna e il Bologna Fc

domingo, 20 de dezembro de 2015

Bologna-Empoli 2-3 Highlights - Serie A 2015/16

Bologna-Empoli 2-3 
Highlights - Serie A 2015/16


Sabato 19 Dicembre
 
Bologna
2 - 3Term.
Empoli
Bologna Empoli

Tifoso Alex Notari allo stadio a vedere Bologna Empoli 19/12/2015

Tifoso Alex Notari Allo Stadio 
a Vedere Bologna Empoli 19/12/2015




quarta-feira, 16 de dezembro de 2015

Bologna Soterranea e i Suoi Canali

Bologna Soterranea e i Suoi Canali

Il sistema dei canali di Bologna è stato creato allo scopo di collegare la città con il fiume Po e per fornire acqua ed energia meccanica agli opifici della città. La rete idrica bolognese fu sviluppata gradualmente tra il XII ed il XVI secolo, a partire dalle due opere fondamentali, ovvero le chiuse di San Ruffillo e di Casalecchio, rispettivamente sul torrente Savena e sul fiume Reno, inizialmente resi necessarie per aumentare il numero dei mulini da grano e per alimentare il fossato della seconda cerchia di mura della città (Cerchia dei Mille).
Bologna sorge ai piedi di colline, e presenta un dislivello, entro l'antica cerchia muraria, da sud a nord verso la pianura, di circa 39 metri (76 m s.l.m. a Porta D'Azeglio e 37 m s.l.m. al Porto Navile): tale pendenza favorisce un rapido passaggio delle acque, adatto anche ad azionare le pale di mulini, che nel Medioevo sorgevano numerosi lungo i canali.
I canali principali, ancora oggi esistenti, seppure quasi completamente interrati nel loro percorso cittadino, sono:
Oltre a questi canali è presente in città un torrente naturale, anch'esso quasi completamente interrato e collegato agli altri canali: l'Aposa. I principali contributori di questo sistema idrico sono il torrente Savena ed il Reno (rispettivamente a est e a ovest della città), mentre per la parte cittadina vi sono anche numerosi rii fra cui Meloncello, Ravone, Vallescura e Grifone i cui tracciati - che scendono verso la città dalla parte collinare del territorio comunale - si sono nel tempo mescolati a quello del citato Aposa e degli altri canali. Inoltre tramite una condotta interrata di oltre 18 km i Romani avevano creato un acquedotto ancora oggi parzialmente utilizzato che prelevava l'acqua da un pozzo nel fiume Setta e lo conduceva in una cisterna nella valle del Ravone, fuori Porta San Mamolo.
La copertura dei canali avvenne progressivamente a partire dagli anni cinquanta sotto l'amministrazione Dozza, nell'ambito del disegno di ricostruzione, bonifica e riqualificazione urbanistica portata avanti nel Dopoguerra e che interessò tutta la città.

Gestione delle acque



Durante il Medioevo le vie d'acqua erano più efficaci ed economiche rispetto a metodi di spostamento via terra. I canali di Bologna rispondevano a tre principali necessità:

  • Fornire energia per azionare i mulini ad acqua (nel 1300 esistevano già svariate decine di mulini, che divennero centinaia nel XVII secolo)
  • Servire da mezzo di collegamento e trasporto per il commercio (attraverso il collegamento con il Po, la Valle Padusa e l'Adriatico)
  • Raccogliere, canalizzare e regolare le acque dei rii e dei torrenti appenninici, la cui portata era dipendente dalle stagionalità, fatto che nuoceva all'economia cittadina.

Anche grazie a queste opere Bologna poté espandersi (raggiungendo circa i 50-60.000 abitanti) e competere verso la fine del XIII secolo con le maggiori città europee; al pari con Milano, Bologna era allora il maggior centro industriale tessile d'Italia.
La sete d'acqua di Bologna era tale che si aumentò la portata del Reno (e quindi dei canali) con un'opera ambiziosa: il Comune di Bologna sbarrò, all'inizio del XIV secolo, il torrente Dardagna per dirottarlo, mediante un canale artificiale (il "naviglio del Belvedere"), nel suo affluente Silla (da cui il nome della località Poggiolforato, "monte forato"]). Questa opera, anche se non se ne conosce più con precisione il funzionamento, permetteva anche di trasportare il legname dalle foreste di Lizzano in Belvedere e Madonna dell'Acero fino alla chiusa di Casalecchio. La perdita di portata del Dardagna (affluente del Panaro) suscitò le ire dei modenesi e diede adito a lunghi contenziosi.

Economia



Grazie ad una gestione delle acque esemplare e innovativa Bologna poté sviluppare una fiorente industria, il cui punto di forza erano i mulini ad acqua. Verso il 1272 fu introdotta da Lucca a Bologna la lavorazione della seta e ben presto fiorì in città una particolare industria della filatura, che con migliorie tecniche permetteva di produrre seta di ottima qualità a costi minori. Il "mulino alla bolognese" (che migliorava le macchine utilizzate a Lucca mediante una ruota idraulica ed un incannatoio meccanico) permetteva di ottenere filati più uniformi e resistenti rispetto a quelli prodotti a mano o con altri mezzi meccanici. La tecnologia di questi mulini fu custodita molto segretamente per timore della concorrenza: per questo motivo vi sono pochissimi disegni che descrivono con precisione il loro funzionamento. Solamente alcuni disegni di Heinrich Schickhardt (1599) e Antonio Zonca (1607) riproducono il mulino alla bolognese, anche se in maniera incompleta.

Secondo numerosi storici della rivoluzione industriale il mulino da seta alla bolognese rappresenta un importante modello di sistema protoindustriale che permise a Bologna di
commercializzare filati in tutta Europa attraverso ilCanale Navile.
La flotta bolognese raggiunse dimensioni ragguardevoli, al punto da sconfiggere quella della Serenissima: nel 1271 fu combattuta una battaglia navale alla Polesella, nelle acque del Po di Primaro, in cui i bolognesi (al comando del generale genovese Lanfranco Malucelli) sconfissero i veneziani (guidati dal nipote del Doge, Iacopo Contarini), ottenendo dazi favorevoli al commercio bolognese.
La seta fu a lungo il maggiore settore economico bolognese: nel XVI secolo il 40% della popolazione viveva grazie alla seta, e le corporazioni delle arti e mestieri si dividevano in due settori, l'Opera bianca (che impiegava solo sete locali), e l'Opera tinta (che produceva organzino e drappi). Nel XVII secolo (iniziata la decadenza del settore) erano ancora in funzione entro le mura della città 119 mulini da seta mossi da 353 ruote.

I canali


Canale di Reno



Creato nel XII secolo deve il nome al fiume Reno da cui riceve acqua grazie alla chiusa di Casalecchio. Dopo 6 chilometri il canale entra in città (presso un'opera denominata Opificio della Grada) e si separa in due rami: il Canale del Cavaticcio ed il Canale delle Moline, che si ricongiungono al Porto Navile dove inizia il Canale Navile. Nel 1998 sono stati riaperti gli affacci dai ponti sul tratto non interrato del canale all’interno degli isolati fra i retri delle due cortine di case parallele a via Augusto Righi e via Bertiera, da via Malcontenti a via Oberdan. Nel 2004 è stato riaperto un breve tratto di canale a ridosso delle mura, in adiacenza alla chiesa della Grada.

Canali Cavaticcio e delle Moline

Il Cavaticcio si origina dal canale di Reno, sfruttando l'alveo dell'antico rio Vallescura: in passato alimentava una serie di mulini ed il Porto Navile. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato come rifugio e nel settembre del 1943 fu colpito e danneggiato dai bombardamenti. Dal 1995 è attiva una piccola centrale idroelettrica che sfrutta il dislivello naturale di 15 metri.
Il Canale delle Moline, secondo ramo del canale di Reno, con ben 9 salti di quota, alimentava 15 mulini, e si ricongiunge al Navile, mescolando le sue acque con quelle del Savena e dell'Aposa.

Canale e Porto Navile


Il Navile fu costruito tra la fine del 1100 e l'inizio del Duecento e fu utilizzato come via principale per il traffico commerciale tra Bologna, Ferrara e Venezia. Si origina dalle acque del Canale di Reno, di cui di fatto è la continuazione a nord della città. Attraversa la pianura per immettersi nel Po di Primaro e da qui al mare. Nel suo tragitto sono presenti numerose chiuse che ne regolano il livello. Il canale era associato ad un importante Porto Navile (lungo 76 metri e largo 11): entrambi furono utilizzati per la navigazione fino agli anni cinquanta. Del sistema portuale bolognese e dell'uso navigabile resta una serie di chiuse (dette "sostegni"), delle quali quella detta del Battiferro (immediatamente a valle di Bologna), è attribuita da alcuni a Leonardo da Vinci.

Canale di Savena

Il canale (del XII secolo) si origina dalla chiusa di San Ruffillo, che intercetta le acque del
torrente Savena. Come il Canale di Reno serviva a fornire acqua agli altri canali, permetteva il funzionamento di mulini per il grano e forniva acqua per il fossato delle mura di Bologna. Dopo avere costeggiato da San Ruffillo via Murri (raccogliendo piccoli rii collinari), attraversa i giardini Margherita (alimentandone il laghetto) e continua sotto porta Castiglione per poi riversarsi nell'Aposa (tra via del Cestello e via San Domenico). Da porta Castiglione si diramano alcuni canaletti di cui il principale è il condotto Fiaccacollo che segue la Cerchia dei Mille, di cui in passato alimentava il fossato

Il torrente Aposa

Il torrente Aposa Il canale (del XII secolo) si origina dalla chiusa di San Ruffillo, che intercetta le acque del torrente Savena. Come il Canale di Reno serviva a fornire acqua agli altri canali, permetteva il funzionamento di mulini per il grano e forniva acqua per il fossato delle mura di Bologna. Dopo avere costeggiato da San Ruffillo via Murri (raccogliendo piccoli rii collinari), attraversa i giardini Margherita (alimentandone il laghetto) e continua sotto porta Castiglione per poi riversarsi nell'Aposa (tra via del Cestello e via San Domenico). Da porta Castiglione si diramano alcuni canaletti di cui il principale è il condotto Fiaccacollo che segue la Cerchia dei Mille, di cui in passato alimentava il fossato.

L'acquedotto romano

L'acquedotto romanoA parte qualche rio che scende verso la città dalle colline, l'Aposa, noto fin dall'età del ferro, è l'unico corso d'acqua naturale che attraversa la città e intorno al quale si sono costituiti i primi nuclei abitativi di Felsina. Entra in città fra Porta Castiglione e Porta San Mamolo (nel visibile serraglio dell'Aposa) e segue interrato in linea retta fino a via del Pallone dove tributa nel canale delle Moline, il quale poi confluisce nel canale Navile.
Anche se gli acquedotti costruiti mediante condotti aerei sono più conosciuti, spesso i Romani realizzavano acquedotti sotterranei. Questo acquedotto, completamente in galleria (in parte nella roccia ed in parte in terreni rinforzati), risale al I secolo a.C. probabilmente grazie all'imperatore Augusto, anche se a lungo si credette che l'opera fosse stata realizzata in precedenza grazie a Caio Mario (e veniva persino chiamata "Acquedotto Mario")
.

Torre Degli Asinelli

Torre Degli Asinelli


La torre degli Asinelli è una delle cosiddette due torri di Bologna, simbolo della città, situate all'incrocio tra le vie che portavano alle cinque porte dell'antica cerchia di mura "dei torresotti". La torre degli Asinelli, con i suoi 97,2 m di altezza, è considerata la torre pendente più alta d'Italia, con un'inclinazione di 1,3° rispetto all'asse verticale.

Storia



Alla fine del XII secolo a Bologna erano presenti oltre cento torri, fra militari e gentilizie. La più 1109 ed il 1119, anche se i documenti giunti fino ad oggi sono molto pochi: gli Asinelli vengono citati in associazione alla famosa torre per la prima volta solo nel 1185, quasi settant'anni dopo la data presunta di costruzione.
alta, la torre degli Asinelli, deve il suo nome alla famiglia a cui tradizionalmente se ne attribuisce la costruzione, fra il

Si ritiene che l'Asinelli inizialmente fosse molto più alta (i muri in cima sono di uno spessore che permetterebbe l'innalzamento di altri 20-25 metri) la sommità che vediamo oggi è dovuta a un rifacimento di epoca Bentivogliesca (1488) che la ridusse agli attuali 97,2 m (con uno strapiombo di 2,2 m). Il Comune ne divenne il proprietario nel XIV secolo e la utilizzò come prigione e fortilizio. Negli stessi anni intorno alla torre fu realizzata una costruzione in legno, posta a trenta metri da terra e unita con una passerella aerea (distrutta da un incendio nel 1398) alla Garisenda. Si dice che la costruzione fosse voluta da Giovanni Visconti, Duca di Milano, per tenere meglio d'occhio il turbolento Mercato di Mezzo (oggi via Rizzoli e strade limitrofe) e poter sedare per tempo eventuali rivolte. All'epoca i Visconti avevano preso il potere in Bologna in seguito alla decadenza della Signoria dei Pepoli, e quindi erano invisi alla popolazione.

Gravi danni alla torre furono arrecati da fulmini che spesso causavano incendi o piccoli crolli,
e solo nel 1824 fu installato un parafulmine. Sono documentati almeno due gravi incendi a cui la torre è sopravvissuta: il primo nel 1185 (doloso) e il secondo non doloso nel già citato 1398.

Gli scienziati Giovanni Battista Riccioli (nel 1640) e Giovanni Battista Guglielmini (nel secolo successivo) utilizzarono la torre per esperimenti sul moto dei gravi e sulla rotazione della terra.
In epoca più recente sulla Asinelli fu installato un ripetitore televisivo della RAI. Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1945, la torre fu utilizzata con funzioni di avvistamento: quattro volontari si appostavano in cima alla torre durante i bombardamenti al fine di indirizzare i soccorsi verso i luoghi colpiti dalle bombe alleate.

Oggi



Al giorno d'oggi la torre degli Asinelli è visitabile pagando un ticket per l'ingresso. Al suo interno è possibile risalire le scale in legno fino alla sommità, percorrendo 498 gradini. Dal terrazzo esterno del tetto si può ammirare l'intera città a 360°. Al piano terra della torre sono stati ricollocate alcune botteghe di artigianato, per ricordare l'antica funzione commerciale di quest'area.

Dal 28 novembre 2015 la torre degli Asinelli e la vicina Garisenda sono illuminate da uno speciale sistema di luci, che ne permette la visibilità da ogni angolo di Bologna.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

terça-feira, 15 de dezembro de 2015

Buon Comopleanno Siamo Bologna 09/12/2014 !!!!!















Buon Compleanno Siamo Bologna 09/12/2014

Cari Amici Tifosi Del Bologna é passato un anno da quando il 9 Dicembre é nata la mia creatura e adesso anche Vostra. Quando é nato SiamoBologna il nostro caro BolognaFc 1909, era ancora in Serie B a lottare per un posto in serie A. Da quel Giorno di cose ne sono cambiate molte!!!!! era arrivato come una meteora il nuovo presidente Joe Tacopina che ha fatto tutti noi sognare e riappropriarci di quel orgoglio smarrito con il vicendarsi di vari pseudo presidenti che avevano fatto di tutto per far disinnamorare i tifosi per il nostro amato Bologna FC. Poi sappiamo tutti come é finita con Joe Tacopina, comunque un grande grazie per quello che hai fatto. Poi ovviamente Abbiamo un Presidente attuale che l'Italia ci invidia a parte quelli c he ancora pensano in Italia e sono molti che il Bologna é  presieduta dal Muratore di Zola. Abbiamo finalmente una dirigenza con un progetto a lungo termine che finalmente valorizza i giovani e li fá e fará crescere come cresci i tuoi propri figli. Abbiamo un allenatore finalmente da nazionale e una squadra che ci fará sognare!!!! Insomma di acqua sotto i ponti di Bologna ne é passata e molta in questo anno di SiamoBologna e di tutti noi Fedeli tifosi del Bologna. Per ultimo ma non ultimo vorrei ringraziare i piú di 11000 visitatori e tifosi che hanno e stanno seguendo da tutte le parti del mondo il blog SiamoBologna. Posso dire che non me lo aspettavo una  risultato di questo tipo, questo mi spinge a dare ancora il mio meglio per dare quella visibilita in tutto il mondo che il nostro amato Bologna Fc 1909 merita. Voglio ringraziare tutti gli amici e tifosi del Fans club USA e Tifosi Col fuso che mi hanno permesso di farmi conoscere a tutti voi tramite Radio Bologna Uno, Voglio Ringraziare a tutti gli amici con la quale condivido i vari gruppi di Facxebook, gli amici dell' America Latina, Insomma un grazie a tutti Voi Tifosi sparsi nel Mondo che conoscono un solo grido Forza Bolognaaaaa!!!!!!
Andrea Bonini

Genoa-Bologna 0-1 - Highlights - Giornata 16 - Serie A TIM 2015/16


Genoa-Bologna 0-1 - Highlights -
Giornata 16 - Serie A TIM 2015/16


Sabato 12 Dicembre
Genoa
0 - 1Term.
Bologna
Genoa Bologna

Giornata di Ordinaria Follia con Alex a Genova Con La Curva Del Bologna!!!! Sabato 12 Dicembre


Giornata di Ordinaria Follia con Alex 
a Genova Con La Curva Del Bologna!!!! Sabato 12 Dicembre





 





segunda-feira, 7 de dezembro de 2015

Le Pagelle di Bologna Napoli di Domenica 6 Dicembre raccontate Dai Vari Organi di Stampa

Le Pagelle di Bologna Napoli di Domenica 6 
Dicembre raccontate Dai Vari Organi di Stampa





Il Tabellino

Bologna
Bologna3 - 2Napoli
  • M. Destro 14
  • L. Rossettini 21
  • M. Destro 60
  • G. Higuaín 87
  • G. Higuaín 90















Napoli


                                     Curiosità

  • Il bilancio dei 112 precedenti in Serie A tra queste due squadre vede la situazione in assoluta parità: 38 vittorie a testa e 36 pareggi.
  • Il Napoli ha trovato la via del gol in 13 delle ultime 14 sfide di Serie A con il Bologna, restando a secco solo nello 0-2 subito al Dall’Ara nel maggio 2012.
  • Negli ultimi sette incroci casalinghi col Napoli in Serie A, il Bologna ha alternato una partita in cui ha segnato due gol a una in cui è rimasto a secco di reti: 2-2 il punteggio del match più recente.
  • I rossoblu hanno segnato cinque gol nelle due partite casalinghe con Donadoni in panchina: ne avevano fatti appena due nelle prime cinque al Dall’Ara.
  • Il Napoli non si trovava primo da solo in testa al campionato dall’ultima giornata del campionato 1989/90.
  • Gli azzurri sono imbattuti da 13 giornate di campionato (9V, 4N), e hanno tenuto la porta inviolata in otto delle ultime 11 partite in Serie A.
  • Sei reti segnate dal Napoli nei primi 15 minuti del primo tempo, sette quelle arrivate nel quarto d’ora iniziale della ripresa – due primati nel campionato in corso.
  • Dall’altra parte, il Bologna è l’unica squadra a non aver ancora subito gol nel primo quarto d’ora di gioco.
  • Antonio Mirante ha compiuto 10 parate nell’ultima partita giocata contro il Napoli: nessun portiere ha fatto meglio in un match dello scorso campionato.
  • Marek Hamsik ha trovato sei gol in 11 sfide di campionato col Bologna: solo al Palermo (sette reti) ha segnato di più in Serie A.
 


  Bologna                                                                  Napoli                   

360%40%
2
Tiri Totali (inclusi respinti)
1140.7%59.3%16
Tiri nello specchio
436.4%63.6%7
Tiri respinti
350%50%3
Tiri da fuori area
337.5%62.5%5
Tiri da dentro l'area
842.1%57.9%11
Precisione Tiri
50%48.2%51.8%53.8%
Possesso (%)
31.5%31.5%68.5%68.5%
Duelli vinti (%)
45.7%45.7%54.3%54.3%
% Contrasti aerei vinti
42.9%42.9%57.1%57.1%
Intercettazioni
3269.6%30.4%14
Fuorigioco
562.5%37.5%3
Calci d'angolo
436.4%63.6%7

Eurosport


Il migliore in campo è Destro, ma nel Bologna brillano quasi tutti: in particolare Mirante e Diawara. Il peggiore è Koulibaly, ma anche il paperone di Reina è di quelli che costano cari

===BOLOGNA===
Antonio MIRANTE 7,5 – Almeno tre interventi decisivi… ma decisivi per davvero. Il migliore è la punta delle dita che sposta sul palo il pallone di Callejon, ma il più importante forse è sul colpo di testa di Higuain al 60’… anche perché Destro va di là e fa il 3-0.
Luca ROSSETTINI 6,5 – Non è certo un difensore goleador, ma quella zuccata lì è fin troppo facile. Al di là della rete pesante, una gara di grande attenzione anche dietro.
Marios OIKONOMOU 6,5 – Bravo il greco che si conferma di giornata in giornata elemento sempre più interessante. Bloccare l’attacco del Napoli non è cosa semplice, ma oggi il reparto – esclusivi gli ultimi minuti di amnesia generale (e senza filtro della mediana) – lavora coeso.
Daniele GASTALDELLO 6,5 – Si pizzica con Higuain per l’intera partita, facendo saltare i nervi all’argentino su ogni singola situazione di calcio da fermo. Un difensore deve saperci fare anche così… specie quando davanti si ha uno da 14 gol in 15 partite.
Adam MASINA 7 – Da svincolato a protagonista. Il calcio regala anche queste storie qui e il classe ’94 marocchino è anche oggi uno dei migliori dei suoi. Annullato quasi completamente Callejon. Alto, grosso ma non per questo poco agile. Anzi. Davvero interessante questo ragazzo.
Franco BRIENZA 6 – Non era al meglio e si è visto dal punto di vista della qualità delle giocate. Ciò che non è però mai mancato è stato l’apporto alla causa. Dal 65’ Matteo BRIGHI 6 – Entra a giochi già fatti e partecipa nella consolidazione del risultato.
Amadou DIAWARA 7,5 – Altra storia che sarebbe da raccontare come quella di Masina, altro migliore in campo. Il diciottenne guineano (ma naturalizzato italiano) detta legge in mezzo al campo. Ovunque quando c’è da chiudere, ma capace anche di vedere il passaggio. Non a caso infatti è suo il lancio per l’1-0 di Destro. Insieme a Destro e Mirante, uomo partita. Dal 92’ Eric PULGAR – sv.
Saphir TAIDER 6,5 – Interpreta gli ordini di Donadoni alla lettere e insieme ai compagni di reparto contribuisce a tenere la linea strettissima.
Luca RIZZO 6,5 – Qualche bella giocata, specie nel secondo tempo. Segnale positivissimo per un giocatore non sempre chiamato in causa nel corso della partita, ma non per questo fuori dal match. Dal 75’ Ibrahima MBAYEsv.
Mattia DESTRO 7,5 – Insieme a Mirante e Diawara è il migliore in campo. Una doppietta che è vitale per chi si nutre di gol – e fin qui aveva digiunato fin troppo – ma anche e soprattutto tanto lavoro per la squadra. Sia in fase di possesso che in quello di copertura. Che sia lo sliding doors della sua stagione?
Anthony MOUNIER 6,5 – Si mangia un gol clamoroso – quello del 4-0 – ma anche qui non si può dimenticare tutto il lavoro svolto, specie in fase di ripiegamento.
All. Roberto DONADONI 8 – Essendo uomo che capisce sul serio di calcio, intuisce che la squadra di Sarri si può affrontare solo alzando l’asticella e prendendosi dei rischi. Il suo Bologna è perfetto nel tirare fuori qualcosa in più, ma tatticamente – escluse le amnesie del finale – l’atteggiamento alto, corto tra le linee e super aggressivo è quello che fa la differenza. Napoli sorpreso. Colpaccio.
Di Simone Eterno

CalcioWeb
Bologna-Napoli ha aperto il programma domenicale della 15esima giornata di Serie A. Sarri si è affidato al tridente offensivo formato da Insigne, Callejon e Higuain mentre Donadoni ha puntato su Destro, tornato dal turno di squalifica. Proprio l'attaccante ex Roma ha sbloccato la partita al 14esimo del primo tempo. Ecco le pagelle di Bologna-Napoli 3-2, gara della quindicesima giornata del campionato di Serie A.


Mirante 7: parata importante su Callejon quando ancora il risultato era sullo 0-0. Miracolo ancora sullo spagnolo a fine primo tempo.
Rossettini 7: segna su calcio d'angolo il gol del 2-0, attento in fase difensiva.
Oikonomou 6,5: incastra Higuain con una super prestazione, l'argentino si sveglia solo nel finale.
Gastaldello 6,5: esperienza e gestione della linea difensiva. Ottima gara del centrale con un tridente molto temibile.
Masina 6,5: sempre attento sulla fascia contro Callejon, si fa vedere anche in avanti.
Taider 6: non è lucido nella fase di impostazione ma riesce a bloccare diverse azioni offensive del Napoli.
Diawara 7: inizia con grande determinazione e lancia Destro per il gol che sblocca la partita. (90° Pulgar sv)
Brienza 6,5: qualità ed esperienza anche sui calci da fermo. Preoccupa Reina su punizione e batte il calcio d'angolo del 2-0. (65° Brighi 6: giocatore di lotta per difendere il risultato)
Rizzo 6: tanta corsa preziosa, arriva sempre primo nelle seconde palle. (74° Mbaye 6: partecipa alla festa)
Destro 7,5: alla prima occasione non sbaglia, sblocca la partita con un gol da vero attaccante.
Mounier 6,5: potrebbe incidere di più ma ha fatto un gran lavoro difensivo .
Calcio News24
Sorpresa allo stadio Dall'Ara, nel lunch match dellaquindicesima giornata di Serie ABologna batte Napoli3-2 dopo una partita sopra le righe di tutto il collettivo rossoblu, con un Destro scatenato ed unDiawara padrone del centrocampo, a discapito della giovane età. Da segnalare anche la prestazione di Mirante, autore di ottimi interventi soprattutto nel primo tempo. Higuain illude il Napoli nel finale, con una doppietta, ma è troppo tardi. Queste le pagelle della sfida appena disputata ad Dall'Ara:
BOLOGNA (4-3-3): Mirante 7; Rossettini 7, Gastaldello 6, Oikonomou 6, Masina 6,5; Taider 6,5, Diawara 7,5 (dal 92' Pulgar sv), Rizzo 6,5 (dal 74' Mbaye 6); Mounier 6,5, Destro 7,5, Brienza 6,5 (dal 65' Brighi 6). Allenatore: Donadoni.

BOLOGNA - I MIGLIORI
Destro 7,5 - Due reti messe a segno, sorprendendo la versione peggiore della retroguardia azzurra, ma non finisce qui: emblematica la presenza dell'attaccante nella prorpia area di rigore a difendere su Insigne, nel finale. Tanto impegno, cinismo nel momento giusto e voglia di dialogare coi compagni.
Diawara 7,5 - Il giovane centrocampista guida il Bologna come fosse un esperto: eccellente sia in copertura che in fase di impostazione, fornisce a Destro il pallone del vantaggio rossoblu e continua a regalare qualità e corsa per il resto della partita.