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Blog per chi Ama Bologna e il Bologna Fc

quarta-feira, 11 de março de 2015

Fontana del Nettuno

Fontana del Nettuno

Ciao Amici di Siamo Bologna!!!!!!!! in questa pagina vi racconteró un poco su uno dei monumenti piú cari e famosi di Bologna. Si puó dire con certezza che é uno dei simboli che rappresentano Bologna in Italia e nel Mondo e quindi é giusto che venga raccontato nel nostro blog con tutti gli onori del caso!!!!!!
La fontana del Nettuno è una fontana monumentale che si trova a Bologna in Piazza del Nettuno (adiacente a Piazza Maggiore). Per via delle dimensioni della statua, i bolognesi la chiamano familiarmente "il Gigante" (al Żigànt in dialetto bolognese).

Storia

La statua fu promossa dal cardinale legato di Bologna Carlo Borromeo, il quale volle risistemare l'area di Piazza Maggiore, con l'aiuto del vescovo Pier Donato Cesi.
Essa avrebbe dovuto simboleggiare il felice governo del neo eletto papa, e zio materno di Borromeo, Pio IV.
L'opera fu progettata dall'architetto e pittore palermitano Tommaso Laureti nel 1563 e venne sormontata dalla imponente statua in bronzo del dio Nettuno dello scultore fiammingo manierista Jean de Boulogne di Douai in Fiandra, detto il Giambologna, desideroso di rifarsi dopo la sconfitta al concorso per la fontana del Nettuno di piazza della Signoria a Firenze, venne a Bologna (scelto come scultore) e lì con l'aiuto di un noto fonditore "Zanobio Portigiani" della fabbriceria di San Petronio, (dopo avervi litigato) fuse da solo il bronzo per la statua in una stanza al piano terra nell'attuale piazza Galvani, dove una lapide ancor oggi ricorda l'impresa.
Il monumento sorge nella piazza aperta nel 1564, per la costruzione della fontana (terminata nel 1565) fu abbattuto un intero isolato e la spesa fu ripartita tra le case e le botteghe adiacenti. La statua del dio Nettuno venne collocata esattamente nel punto di intersezione tra il cardo e il decumano, le antiche vie di età romana, che determinavano il centro dell'area urbana.
L'alimentazione idrica della fontana, che vanta ben 90 zampilli, era fornita dalle acque di Valverde ed avvenne con la costruzione dell'opera di captazione dei bagni di Mario (cisterna sotterranea con decori rinascimentali, oggi assai deteriorati) e potenziata ristrutturando l'antica fonte Remonda (che è ancora funzionante e si trova sotto il monastero di San Michele in Bosco) e convogliando le sue acque verso la piazza.
« Non deve lasciarsi di descrivere la bellissima Fonte, che è nella Piazza suddetta composta nel mezzo di una gran Vasca di Marmo di bellissima Architettura, situata sopra tre Gradini pure di Marmo, che la circondano, nel mezzo della qual Vasca vi è la gran Statua di un Gigante, o sia Nettuno alto piedi. con il Tridente in mano, con quattro Ninfe, ò Sirene negli Angoli del Piedistallo sotto il Gigante suddetto, vi sono quattro Puttini, che tengano in mano quattro Delfini , e nel mezzo di questi quattro Volti, che rappresentano i quattro Venti, il tutto fatto di Metallo, ò Bronzo, e fuori della detta Vasca nelli quattro Angoli pure al piano della Piazza, vi sono quattro Vaschette di Marmo con mascheroni pure di Metallo, la qual verissima Fonte fu fabbricata, e composta nell'Anno 1563. del famoso Architetto, e Scultore Tommaso Laureti, e l'Artefice fu Antonio Luppi Tagliapietre , nel qual tempo il glorioso S. Carlo Borromeo era Legato di questa nostra Città, la qual Fonte è tutta circondata da una grotta Ferriata di circuito piedi 160., che unita tutta la spesa della Fonte suddetta fu di Scudi settantamila d' Oro. Non è da tacere l'andamento de' Condotti, che portano le Acque alla suddetta Fonte, mediante grosse Canne di Piombo, e sarà come segue, cioè sotto la gran Vasca suddetta vi è l'Organo con sue Chiavi, per dar le Acque alle Sirene, alli Venti, Puttini, ò Dolfini suddetti , e le Acque del sopravanzo della suddetta Vasca, entrano in un Condotto , che si dirama nelli sotterranei del Palazzo, entrando nel Giardino de' Semplici. »

Curiosità


  • Ai turisti in cerca di curiosità, i Bolognesi amano spesso indicare una particolare vista della fontana, non mancando di narrare loro che il Giambologna volesse realizzare il Nettuno con i genitali più grandi ma la Chiesa glielo proibì. Lo scultore però non si arrese, infatti disegnò la statua in maniera tale che da una particolare angolazione il pollice della mano sinistra tesa del Nettuno sembri spuntare direttamente dal basso ventre, facendogli suggerire (eretto) il genitale; a prova dello stesso, viene mostrata ai turisti, una pietra pavimentale nera, detta anche "della vergogna" posta in un punto ben preciso in Piazza del Nettuno che ne agevola la visione.
  • All'epoca le donne di Bologna alla vista del nudo monumento del Nettuno si turbavano, vi furono varie proposte per la moralità pubblica, tra le quali sovrapporre delle vesti in bronzo alla statua e alle sirene o ninfe di contorno che poste ai quattro angoli spruzzano acqua dalle mammelle. Fortunatamente della proposta non se ne fece nulla. Tutta la fontana ha comunque una forte valenza erotica.
  • La leggenda narra che prima di un importante esame lo studente che voglia avere la fortuna dalla sua parte debba girare due volte in senso antiorario attorno alla fontana, così come due volte il Giambologna girò attorno al piedistallo riflettendo sul progetto di realizzazione del Nettuno, dando così inizio alla sua fortuna e al suo riscatto dalla "sconfitta fiorentina".
  • Il tridente simbolo della Maserati, casa automobilistica fondata a Bologna, è stato ripreso da quello della fontana.
  • Nel 1974 le Poste Italiane hanno dedicato alla Fontana del Nettuno un francobollo da Lire 40.
  • A Bruxelles nel quartiere dell'esposizione universale esiste una copia esatta della fontana, voluta dal re Leopoldo II del Belgio.
  • Nel film "F/X 2 - Replay di un omicidio", in una sala dell'interno della villa dove si svolgono le scene finali, è stata riprodotta in miniatura la Fontana del Nettuno.
  • A Batumi in Georgia esiste una replica della fontana.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Andrea Bonini

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