Tra i più talentuosi calciatori asiatici di tutti i tempi, è stato eletto per due volte Calciatore asiatico dell'anno (1997 e 1998). È stato candidato al Pallone d'oro e al FIFA World Player nel 1998, 1999, 2001 e 2002, e nel 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100, la lista dei più grandi calciatori della storia ancora viventi stilata dal campione brasiliano.
Caratteristiche tecniche
Fu un centrocampista dal tocco di palla raffinato, dotato di un'ottima visione di gioco nonché discretamente prolifico sottorete
Carriera
Club
Bellmare Hiratsuka
Dal 1994 fino al settembre del 1998 militò nella J. League, la massima serie del campionato di calcio giapponese, nelle file del Bellmare Hiratsuka, scendendo in campo complessivamente 88 volte e segnando 16 reti, tra cui quella del decisivo 2-1 nella finale della Coppa delle Coppe dell'AFC 1995-1996.
Perugia
A portarlo in Italia, tramite l'agente FIFA Sabatino Durante, fu il Perugia di Luciano Gaucci, che lo acquistò per la cifra di tre milioni e mezzo di dollari. Sbarcato in Serie A tra varie perplessità dell'ambiente, il centrocampista esordì con una doppietta alla Juventus nella partita persa dagli umbri per 3-4, e in pochi mesi si affermò tra le rivelazioni del campionato, tanto da diventare un fenomeno mediatico in tutto il mondo. Nella sua prima stagione coi grifoni giocò 32 partite condite da un buon bottino di 10 centri, raggiungendo la salvezza col club biancorosso. L'anno successivo divise la sua militanza tra Perugia e Roma. Nella prima parte di campionato, disputata con gli umbri, giocò 15 partite segnando 2 gol.
Roma
Durante la sessione invernale di calciomercato passò alla Roma per circa 30 miliardi di lire (più il cartellino di Dmitrij Aleničev); in maglia giallorossa mise assieme altri 15 incontri con 3 reti realizzate. Nakata rimase nella città eterna anche nell'annata 2000-2001, pur trovandosi spesso chiuso nel suo ruolo da Francesco Totti. Per tale motivo, a livello personale non ebbe molte occasioni di distinguersi nella capitale, tuttavia fu protagonista nella sfida-scudetto Juventus-Roma terminata 2-2: gli ospiti erano sotto di due reti quando il giapponese entrò in sostituzione proprio di un poco ispirato Totti; qualche minuto dopo trovò subito il gol mentre, poco più tardi, da un altro suo tiro nacque il tap-in vincente di Montella. Per la Roma, quel pareggio fu fondamentale per la vittoria del titolo italiano e, con la sua prestazione, Nakata si guadagnò un posto di rilievo nei ricordi dei tifosi giallorossi.
Parma
Nell'estate del 2001 arrivò al Parma per 60 miliardi di lire, squadra in cui militò sino al gennaio del 2004. Nel campionato 2001-2002 segnò il gol della vittoria contro il Brescia e, soprattutto, risultò decisivo nel trionfo dei ducali in Coppa Italia: qui andò in rete dapprima in semifinale, ancora contro le rondinelle, e successivamente si ripeté nella finale d'andata con un gol alla Juventus.
Bologna, Fiorentina, Bolton e ritiro
La terza stagione del Giapponese al Parma fu interrotta dal trasferimento al Bologna durante la sessione di gennaio del mercato. L'allenatore dei rossoblù Carlo Mazzone gli diede la possibilità di scendere in campo 17 volte, con Nakata capace di segnare 2 volte. La stagione 2004-2005 fu opaca per il giapponese, che coi nuovi colori viola della Fiorentina non brillò né segnò, finendo spesso relegato in panchina.
Nell'estate del 2005 venne quindi girato al Bolton Wanderers, squadra di Premier League. Al termine dei successivi mondiali di Germania 2006 annunciò la fine dell'attività agonistica, a soli 29 anni. Ha in seguito intrapreso un viaggio solitario per il mondo che lo ha portato a visitare Asia, Medio Oriente, Sud America e Africa. Il 7 giugno del 2008, a Yokohama, si è disputata davanti a sessantatremila spettatori la sua partita di addio al calcio, che ha visto come avversari una selezione di giocatori giapponesi e una di all starinternazionali guidata da José Mourinho.
Nazionale
Le buone prestazioni nella J League gli valsero la prima convocazione nella Nazionale Under-20 di calcio del Giappone. Con la sua selezione disputò leOlimpiadi del 1996.
Nel maggio 1997 esordì nella Nazionale maggiore contro la Corea del Sud. Il suo apporto nel corso delle qualificazioni al campionato del mondo 1998 fu decisivo; Nakata, tra l'altro, realizzò tutti e tre i gol giapponesi nei play-off contro l'Iran. Fu convocato anche in vista del torneo olimpico di Sydney 2000 e partecipò poi al campionato del mondo 2002 disputati proprio in Giappone, andando in rete nella gara vinta dai padroni di casa per 2-0 contro la Tunisia. Coi mondiali di Germania 2006 partecipò alla sua terza e ultima rassegna iridata, questa volta con la fascia di capitano al braccio.
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