Nell' estate del 1929 dopo aver vinto il secondo campionato insieme al Torino, parte per disputare una serie di amichevoli nel Sel Sud America, come Brasile, Argntina e Uruguai.
Le partite del Bologna:
Rio de Janeiro, 25 luglio 1929: Rappresentativa Carioca – Bologna 3-1 Sao Paulo, 28 luglio 1929: Rappresentativa Paulista – Bologna 6-4 Sao Paulo, 30 luglio 1929: Corinthians – Bologna 6-1 Montevideo, 10 agosto 1929: Bologna – Uruguay 1-0 Buenos Aires, 15 agosto 1929: Argentina – Bologna 3-1 Buenos Aires, 18 agosto 1929: Argentina B – Bologna 0-0 Rosario, 21 agosto 1929: Newell’s Old Boys – Bologna 2-1 Buenos Aires, 24 agosto 1929: Huracan – Bologna 2-1 Bahia Blanca, 25 agosto 1929: Bologna – Rappresentativa Argentina del Sud 2-1 Buenos Aires, 27 agosto 1929: Boca Juniors – Bologna 1-0 La Plata, 30 agosto 1929: Estudiantes de La Plata – Bologna 3-3 Santa Fè, 1 settembre 1929: Rappresentativa Santa Fè – Bologna 3-0 Sao Paulo, 8 settembre 1929: Palestra Italia – Bologna 4-4 Sao Paulo, 10 settembre 1929: Bologna – Rappresentativa Paulista 3-1 Rio de Janeiro, 14 settembre 1929:Rappresentativa Carioca – Bologna 3-1
I giocatori che partono con Felsner alla volta di Brasile, Uruguay e Argentina sono diciassette. Dieci sono rossoblù, tutti quelli dello spareggio di Roma tranne Giuseppe Della Valle. Sette gli aggregati. Tra loro i futuri campioni del mondo Schiavio, Monzeglio e Giovanni Ferrari (quest’ultimo in forza all’Alessandria) e quattro che hanno già esordito o esordiranno a breve in nazionale, i felsine Pitto e Busini III,Magnozzi del Livorno e Costantino del Bari.[
L’attracco in terra brasiliana è datato 23 luglio, dopo dodici giorni viaggio. La partenza per l’Italia il 15 settembre. In mezzo quindici partite con uno score complessivo all’apparenza non proprio lusinghiero: 3 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. Il Bologna, però, se la gioca quasi sempre, a parte due nette sconfitte col Corinthians e a Santa Fé, e gli avversari che incontra sono spesso di caratura internazionale, se non vere e proprie selezioni nazionali. E poi al Torino va peggio: 2 vittorie, 3 pareggi, 8 sconfitte, ma 5 di queste sono nettissime.]
Tra le partite più importanti, o meglio tra le partite cui i giornali danno più spazio, ne ricordiamo tre: il rocambolesco 4-6 subito per opera della rappresentativa paulista, dopo che i rossoblù avevano chiuso in vantaggio per 3-1 un primo tempo giocato benissimo; la vittoria grazie a un gol di Magnozzi contro la nazionale uruguaiana, che non scende però in campo con la formazione tipo; lo 0-1 in quel di Buenos Aires contro il Boca in un match in cui la difesa arcigna dei bolognesi provoca l’infortunio immediato di Tarascone e successivamente le proteste del pubblico.
La tournée dell’estate 1929 rafforza, quindi, l’idea in tutti coloro che seguono il calcio che quella rossoblù sia davvero una bella squadra, pronta di lì a poco a farsi valere sia in Italia che all’estero. Per il resto, a far davvero tremare il nuovo mondo, in quel lontano 1929, ci hanno pensato i magiari del Ferencváros, un altro prodotto del calcio danubiano, questa volta non di importazione.
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