Torre Degli Asinelli

Storia
Alla fine del XII secolo a Bologna erano presenti oltre cento torri, fra militari e gentilizie. La più 1109 ed il 1119, anche se i documenti giunti fino ad oggi sono molto pochi: gli Asinelli vengono citati in associazione alla famosa torre per la prima volta solo nel 1185, quasi settant'anni dopo la data presunta di costruzione.
alta, la torre degli Asinelli, deve il suo nome alla famiglia a cui tradizionalmente se ne attribuisce la costruzione, fra il
Gravi danni alla torre furono arrecati da fulmini che spesso causavano incendi o piccoli crolli,
e solo nel 1824 fu installato un parafulmine. Sono documentati almeno due gravi incendi a cui la torre è sopravvissuta: il primo nel 1185 (doloso) e il secondo non doloso nel già citato 1398.
In epoca più recente sulla Asinelli fu installato un ripetitore televisivo della RAI. Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1945, la torre fu utilizzata con funzioni di avvistamento: quattro volontari si appostavano in cima alla torre durante i bombardamenti al fine di indirizzare i soccorsi verso i luoghi colpiti dalle bombe alleate.
Oggi
Al giorno d'oggi la torre degli Asinelli è visitabile pagando un ticket per l'ingresso. Al suo interno è possibile risalire le scale in legno fino alla sommità, percorrendo 498 gradini. Dal terrazzo esterno del tetto si può ammirare l'intera città a 360°. Al piano terra della torre sono stati ricollocate alcune botteghe di artigianato, per ricordare l'antica funzione commerciale di quest'area.
Dal 28 novembre 2015 la torre degli Asinelli e la vicina Garisenda sono illuminate da uno speciale sistema di luci, che ne permette la visibilità da ogni angolo di Bologna.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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