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domingo, 20 de dezembro de 2015
quarta-feira, 16 de dezembro de 2015
Bologna Soterranea e i Suoi Canali
Bologna Soterranea e i Suoi Canali
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Bologna sorge ai piedi di colline, e presenta un dislivello, entro l'antica cerchia muraria, da sud a nord verso la pianura, di circa 39 metri (76 m s.l.m. a Porta D'Azeglio e 37 m s.l.m. al Porto Navile): tale pendenza favorisce un rapido passaggio delle acque, adatto anche ad azionare le pale di mulini, che nel Medioevo sorgevano numerosi lungo i canali.
I canali principali, ancora oggi esistenti, seppure quasi completamente interrati nel loro percorso cittadino, sono:
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La copertura dei canali avvenne progressivamente a partire dagli anni cinquanta sotto l'amministrazione Dozza, nell'ambito del disegno di ricostruzione, bonifica e riqualificazione urbanistica portata avanti nel Dopoguerra e che interessò tutta la città.
Gestione delle acque
Durante il Medioevo le vie d'acqua erano più efficaci ed economiche rispetto a metodi di spostamento via terra. I canali di Bologna rispondevano a tre principali necessità:
- Fornire energia per azionare i mulini ad acqua (nel 1300 esistevano già svariate decine di mulini, che divennero centinaia nel XVII secolo)
- Servire da mezzo di collegamento e trasporto per il commercio (attraverso il collegamento con il Po, la Valle Padusa e l'Adriatico)
- Raccogliere, canalizzare e regolare le acque dei rii e dei torrenti appenninici, la cui portata era dipendente dalle stagionalità, fatto che nuoceva all'economia cittadina.
Anche grazie a queste opere Bologna poté espandersi (raggiungendo circa i 50-60.000 abitanti) e competere verso la fine del XIII secolo con le maggiori città europee; al pari con Milano, Bologna era allora il maggior centro industriale tessile d'Italia.
Economia
Secondo numerosi storici della rivoluzione industriale il mulino da seta alla bolognese rappresenta un importante modello di sistema protoindustriale che permise a Bologna di
La flotta bolognese raggiunse dimensioni ragguardevoli, al punto da sconfiggere quella della Serenissima: nel 1271 fu combattuta una battaglia navale alla Polesella, nelle acque del Po di Primaro, in cui i bolognesi (al comando del generale genovese Lanfranco Malucelli) sconfissero i veneziani (guidati dal nipote del Doge, Iacopo Contarini), ottenendo dazi favorevoli al commercio bolognese.
La seta fu a lungo il maggiore settore economico bolognese: nel XVI secolo il 40% della popolazione viveva grazie alla seta, e le corporazioni delle arti e mestieri si dividevano in due settori, l'Opera bianca (che impiegava solo sete locali), e l'Opera tinta (che produceva organzino e drappi). Nel XVII secolo (iniziata la decadenza del settore) erano ancora in funzione entro le mura della città 119 mulini da seta mossi da 353 ruote.
I canali
Canale di Reno
Creato nel XII secolo deve il nome al fiume Reno da cui riceve acqua grazie alla chiusa di Casalecchio. Dopo 6 chilometri il canale entra in città (presso un'opera denominata Opificio della Grada) e si separa in due rami: il Canale del Cavaticcio ed il Canale delle Moline, che si ricongiungono al Porto Navile dove inizia il Canale Navile. Nel 1998 sono stati riaperti gli affacci dai ponti sul tratto non interrato del canale all’interno degli isolati fra i retri delle due cortine di case parallele a via Augusto Righi e via Bertiera, da via Malcontenti a via Oberdan. Nel 2004 è stato riaperto un breve tratto di canale a ridosso delle mura, in adiacenza alla chiesa della Grada.
Canali Cavaticcio e delle Moline
Il Cavaticcio si origina dal canale di Reno, sfruttando l'alveo dell'antico rio Vallescura: in passato alimentava una serie di mulini ed il Porto Navile. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato come rifugio e nel settembre del 1943 fu colpito e danneggiato dai bombardamenti. Dal 1995 è attiva una piccola centrale idroelettrica che sfrutta il dislivello naturale di 15 metri.
Il Canale delle Moline, secondo ramo del canale di Reno, con ben 9 salti di quota, alimentava 15 mulini, e si ricongiunge al Navile, mescolando le sue acque con quelle del Savena e dell'Aposa.
Canale e Porto Navile
Il Navile fu costruito tra la fine del 1100 e l'inizio del Duecento e fu utilizzato come via principale per il traffico commerciale tra Bologna, Ferrara e Venezia. Si origina dalle acque del Canale di Reno, di cui di fatto è la continuazione a nord della città. Attraversa la pianura per immettersi nel Po di Primaro e da qui al mare. Nel suo tragitto sono presenti numerose chiuse che ne regolano il livello. Il canale era associato ad un importante Porto Navile (lungo 76 metri e largo 11): entrambi furono utilizzati per la navigazione fino agli anni cinquanta. Del sistema portuale bolognese e dell'uso navigabile resta una serie di chiuse (dette "sostegni"), delle quali quella detta del Battiferro (immediatamente a valle di Bologna), è attribuita da alcuni a Leonardo da Vinci.
Canale di Savena
Il canale (del XII secolo) si origina dalla chiusa di San Ruffillo, che intercetta le acque del
torrente Savena. Come il Canale di Reno serviva a fornire acqua agli altri canali, permetteva il funzionamento di mulini per il grano e forniva acqua per il fossato delle mura di Bologna. Dopo avere costeggiato da San Ruffillo via Murri (raccogliendo piccoli rii collinari), attraversa i giardini Margherita (alimentandone il laghetto) e continua sotto porta Castiglione per poi riversarsi nell'Aposa (tra via del Cestello e via San Domenico). Da porta Castiglione si diramano alcuni canaletti di cui il principale è il condotto Fiaccacollo che segue la Cerchia dei Mille, di cui in passato alimentava il fossato
Il torrente Aposa
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L'acquedotto romano
L'acquedotto romanoA parte qualche rio che scende verso la città dalle colline, l'Aposa, noto fin dall'età del ferro, è l'unico corso d'acqua naturale che attraversa la città e intorno al quale si sono costituiti i primi nuclei abitativi di Felsina. Entra in città fra Porta Castiglione e Porta San Mamolo (nel visibile serraglio dell'Aposa) e segue interrato in linea retta fino a via del Pallone dove tributa nel canale delle Moline, il quale poi confluisce nel canale Navile.
Anche se gli acquedotti costruiti mediante condotti aerei sono più conosciuti, spesso i Romani realizzavano acquedotti sotterranei. Questo acquedotto, completamente in galleria (in parte nella roccia ed in parte in terreni rinforzati), risale al I secolo a.C. probabilmente grazie all'imperatore Augusto, anche se a lungo si credette che l'opera fosse stata realizzata in precedenza grazie a Caio Mario (e veniva persino chiamata "Acquedotto Mario")
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Torre Degli Asinelli
Torre Degli Asinelli
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Storia
Alla fine del XII secolo a Bologna erano presenti oltre cento torri, fra militari e gentilizie. La più 1109 ed il 1119, anche se i documenti giunti fino ad oggi sono molto pochi: gli Asinelli vengono citati in associazione alla famosa torre per la prima volta solo nel 1185, quasi settant'anni dopo la data presunta di costruzione.
alta, la torre degli Asinelli, deve il suo nome alla famiglia a cui tradizionalmente se ne attribuisce la costruzione, fra il![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR4niRnCVJWwbHMazIFXZcr292fU27nGhOrR_ZuVpkoIyIl-lc1S-GSyVB0F_0awwNRySGqOJoAWtGd4FbC8DXrrgdiKVbaital0gQXpaNNZFhXl4KonpGFi4VEZJbRZ1cCJwMxopoEUY/s1600/torre+asi3.jpg)
Gravi danni alla torre furono arrecati da fulmini che spesso causavano incendi o piccoli crolli,
e solo nel 1824 fu installato un parafulmine. Sono documentati almeno due gravi incendi a cui la torre è sopravvissuta: il primo nel 1185 (doloso) e il secondo non doloso nel già citato 1398.
In epoca più recente sulla Asinelli fu installato un ripetitore televisivo della RAI. Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1945, la torre fu utilizzata con funzioni di avvistamento: quattro volontari si appostavano in cima alla torre durante i bombardamenti al fine di indirizzare i soccorsi verso i luoghi colpiti dalle bombe alleate.
Oggi
Al giorno d'oggi la torre degli Asinelli è visitabile pagando un ticket per l'ingresso. Al suo interno è possibile risalire le scale in legno fino alla sommità, percorrendo 498 gradini. Dal terrazzo esterno del tetto si può ammirare l'intera città a 360°. Al piano terra della torre sono stati ricollocate alcune botteghe di artigianato, per ricordare l'antica funzione commerciale di quest'area.
Dal 28 novembre 2015 la torre degli Asinelli e la vicina Garisenda sono illuminate da uno speciale sistema di luci, che ne permette la visibilità da ogni angolo di Bologna.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
terça-feira, 15 de dezembro de 2015
Buon Comopleanno Siamo Bologna 09/12/2014 !!!!!
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Buon Compleanno Siamo Bologna 09/12/2014
Andrea Bonini
Genoa-Bologna 0-1 - Highlights - Giornata 16 - Serie A TIM 2015/16
segunda-feira, 7 de dezembro de 2015
Le Pagelle di Bologna Napoli di Domenica 6 Dicembre raccontate Dai Vari Organi di Stampa
Le Pagelle di Bologna Napoli di Domenica 6
Dicembre raccontate Dai Vari Organi di Stampa
Il Tabellino
Bologna3 - 2Napoli
- M. Destro 14
- L. Rossettini 21
- M. Destro 60
- G. Higuaín 87
- G. Higuaín 90
Curiosità
- Il bilancio dei 112 precedenti in Serie A tra queste due squadre vede la situazione in assoluta parità: 38 vittorie a testa e 36 pareggi.
- Il Napoli ha trovato la via del gol in 13 delle ultime 14 sfide di Serie A con il Bologna, restando a secco solo nello 0-2 subito al Dall’Ara nel maggio 2012.
- Negli ultimi sette incroci casalinghi col Napoli in Serie A, il Bologna ha alternato una partita in cui ha segnato due gol a una in cui è rimasto a secco di reti: 2-2 il punteggio del match più recente.
- I rossoblu hanno segnato cinque gol nelle due partite casalinghe con Donadoni in panchina: ne avevano fatti appena due nelle prime cinque al Dall’Ara.
- Il Napoli non si trovava primo da solo in testa al campionato dall’ultima giornata del campionato 1989/90.
- Gli azzurri sono imbattuti da 13 giornate di campionato (9V, 4N), e hanno tenuto la porta inviolata in otto delle ultime 11 partite in Serie A.
- Sei reti segnate dal Napoli nei primi 15 minuti del primo tempo, sette quelle arrivate nel quarto d’ora iniziale della ripresa – due primati nel campionato in corso.
- Dall’altra parte, il Bologna è l’unica squadra a non aver ancora subito gol nel primo quarto d’ora di gioco.
- Antonio Mirante ha compiuto 10 parate nell’ultima partita giocata contro il Napoli: nessun portiere ha fatto meglio in un match dello scorso campionato.
- Marek Hamsik ha trovato sei gol in 11 sfide di campionato col Bologna: solo al Palermo (sette reti) ha segnato di più in Serie A.
3 | 60%40% | 2 |
11 | 40.7%59.3% | 16 |
4 | 36.4%63.6% | 7 |
3 | 50%50% | 3 |
3 | 37.5%62.5% | 5 |
8 | 42.1%57.9% | 11 |
50% | 48.2%51.8% | 53.8% |
31.5% | 31.5%68.5% | 68.5% |
45.7% | 45.7%54.3% | 54.3% |
42.9% | 42.9%57.1% | 57.1% |
32 | 69.6%30.4% | 14 |
5 | 62.5%37.5% | 3 |
4 | 36.4%63.6% | 7 |
Eurosport
Il migliore in campo è Destro, ma nel Bologna brillano quasi tutti: in particolare Mirante e Diawara. Il peggiore è Koulibaly, ma anche il paperone di Reina è di quelli che costano cari
===BOLOGNA===
Antonio MIRANTE 7,5 – Almeno tre interventi decisivi… ma decisivi per davvero. Il migliore è la punta delle dita che sposta sul palo il pallone di Callejon, ma il più importante forse è sul colpo di testa di Higuain al 60’… anche perché Destro va di là e fa il 3-0.
Luca ROSSETTINI 6,5 – Non è certo un difensore goleador, ma quella zuccata lì è fin troppo facile. Al di là della rete pesante, una gara di grande attenzione anche dietro.
Marios OIKONOMOU 6,5 – Bravo il greco che si conferma di giornata in giornata elemento sempre più interessante. Bloccare l’attacco del Napoli non è cosa semplice, ma oggi il reparto – esclusivi gli ultimi minuti di amnesia generale (e senza filtro della mediana) – lavora coeso.
Daniele GASTALDELLO 6,5 – Si pizzica con Higuain per l’intera partita, facendo saltare i nervi all’argentino su ogni singola situazione di calcio da fermo. Un difensore deve saperci fare anche così… specie quando davanti si ha uno da 14 gol in 15 partite.
Adam MASINA 7 – Da svincolato a protagonista. Il calcio regala anche queste storie qui e il classe ’94 marocchino è anche oggi uno dei migliori dei suoi. Annullato quasi completamente Callejon. Alto, grosso ma non per questo poco agile. Anzi. Davvero interessante questo ragazzo.
Franco BRIENZA 6 – Non era al meglio e si è visto dal punto di vista della qualità delle giocate. Ciò che non è però mai mancato è stato l’apporto alla causa. Dal 65’ Matteo BRIGHI 6 – Entra a giochi già fatti e partecipa nella consolidazione del risultato.
Amadou DIAWARA 7,5 – Altra storia che sarebbe da raccontare come quella di Masina, altro migliore in campo. Il diciottenne guineano (ma naturalizzato italiano) detta legge in mezzo al campo. Ovunque quando c’è da chiudere, ma capace anche di vedere il passaggio. Non a caso infatti è suo il lancio per l’1-0 di Destro. Insieme a Destro e Mirante, uomo partita. Dal 92’ Eric PULGAR – sv.
Saphir TAIDER 6,5 – Interpreta gli ordini di Donadoni alla lettere e insieme ai compagni di reparto contribuisce a tenere la linea strettissima.
Luca RIZZO 6,5 – Qualche bella giocata, specie nel secondo tempo. Segnale positivissimo per un giocatore non sempre chiamato in causa nel corso della partita, ma non per questo fuori dal match. Dal 75’ Ibrahima MBAYE – sv.
Mattia DESTRO 7,5 – Insieme a Mirante e Diawara è il migliore in campo. Una doppietta che è vitale per chi si nutre di gol – e fin qui aveva digiunato fin troppo – ma anche e soprattutto tanto lavoro per la squadra. Sia in fase di possesso che in quello di copertura. Che sia lo sliding doors della sua stagione?
Anthony MOUNIER 6,5 – Si mangia un gol clamoroso – quello del 4-0 – ma anche qui non si può dimenticare tutto il lavoro svolto, specie in fase di ripiegamento.
All. Roberto DONADONI 8 – Essendo uomo che capisce sul serio di calcio, intuisce che la squadra di Sarri si può affrontare solo alzando l’asticella e prendendosi dei rischi. Il suo Bologna è perfetto nel tirare fuori qualcosa in più, ma tatticamente – escluse le amnesie del finale – l’atteggiamento alto, corto tra le linee e super aggressivo è quello che fa la differenza. Napoli sorpreso. Colpaccio.
Di Simone Eterno
CalcioWeb
Bologna-Napoli ha aperto il programma domenicale della 15esima giornata di Serie A. Sarri si è affidato al tridente offensivo formato da Insigne, Callejon e Higuain mentre Donadoni ha puntato su Destro, tornato dal turno di squalifica. Proprio l'attaccante ex Roma ha sbloccato la partita al 14esimo del primo tempo. Ecco le pagelle di Bologna-Napoli 3-2, gara della quindicesima giornata del campionato di Serie A.
Mirante 7: parata importante su Callejon quando ancora il risultato era sullo 0-0. Miracolo ancora sullo spagnolo a fine primo tempo.
Rossettini 7: segna su calcio d'angolo il gol del 2-0, attento in fase difensiva.
Oikonomou 6,5: incastra Higuain con una super prestazione, l'argentino si sveglia solo nel finale.
Gastaldello 6,5: esperienza e gestione della linea difensiva. Ottima gara del centrale con un tridente molto temibile.
Masina 6,5: sempre attento sulla fascia contro Callejon, si fa vedere anche in avanti.
Taider 6: non è lucido nella fase di impostazione ma riesce a bloccare diverse azioni offensive del Napoli.
Diawara 7: inizia con grande determinazione e lancia Destro per il gol che sblocca la partita. (90° Pulgar sv)
Brienza 6,5: qualità ed esperienza anche sui calci da fermo. Preoccupa Reina su punizione e batte il calcio d'angolo del 2-0. (65° Brighi 6: giocatore di lotta per difendere il risultato)
Rizzo 6: tanta corsa preziosa, arriva sempre primo nelle seconde palle. (74° Mbaye 6: partecipa alla festa)
Destro 7,5: alla prima occasione non sbaglia, sblocca la partita con un gol da vero attaccante.
Mounier 6,5: potrebbe incidere di più ma ha fatto un gran lavoro difensivo .
Calcio News24
Sorpresa allo stadio Dall'Ara, nel lunch match dellaquindicesima giornata di Serie A: Bologna batte Napoli3-2 dopo una partita sopra le righe di tutto il collettivo rossoblu, con un Destro scatenato ed unDiawara padrone del centrocampo, a discapito della giovane età. Da segnalare anche la prestazione di Mirante, autore di ottimi interventi soprattutto nel primo tempo. Higuain illude il Napoli nel finale, con una doppietta, ma è troppo tardi. Queste le pagelle della sfida appena disputata ad Dall'Ara:
BOLOGNA (4-3-3): Mirante 7; Rossettini 7, Gastaldello 6, Oikonomou 6, Masina 6,5; Taider 6,5, Diawara 7,5 (dal 92' Pulgar sv), Rizzo 6,5 (dal 74' Mbaye 6); Mounier 6,5, Destro 7,5, Brienza 6,5 (dal 65' Brighi 6). Allenatore: Donadoni.
BOLOGNA - I MIGLIORI
Destro 7,5 - Due reti messe a segno, sorprendendo la versione peggiore della retroguardia azzurra, ma non finisce qui: emblematica la presenza dell'attaccante nella prorpia area di rigore a difendere su Insigne, nel finale. Tanto impegno, cinismo nel momento giusto e voglia di dialogare coi compagni.
Diawara 7,5 - Il giovane centrocampista guida il Bologna come fosse un esperto: eccellente sia in copertura che in fase di impostazione, fornisce a Destro il pallone del vantaggio rossoblu e continua a regalare qualità e corsa per il resto della partita.
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